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Il futuro dei porti è digitale e verde (ma soprattutto sostenibile)

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Il porto del futuro sarà un colpo d’occhio fatto di terrazze, passerelle e aeree verdi. Ma oltre all’estetica, il nuovo waterfront non può sottrarsi alle sfide legate all’ambiente e alla sostenibilità. I principali scali marittimi italiani hanno fissato obiettivi nella scia verde per raggiungere il traguardo delle emissioni zero entro il 2040.

 

(Leggi qui l’articolo: Il porto di domani e i suoi tre nodi: trasporto sostenibile, energetico e nodo informativo)

 

Al centro di questa rivoluzione ci sono progetti legati alla digitalizzazione, alla produzione di energia pulita (a partire da eolico e fotovoltaico) con il conseguente abbattimento delle emissioni, all’elettrificazione delle banchine e all’utilizzo di droni. Sono tutti temi da tempo al centro dell’agenda dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale e dei suoi principali partner, tra cui Osp e Portitalia, due aziende ancorate alla loro storia pluridecennale ma capaci di affrontare a viso aperto le sfide del futuro.

Gli ultimi anni ci hanno consegnato una certezza: quando si lavora in armonia e sotto una buona guida, anche i traguardi più ambiziosi diventano obiettivi possibili. Davanti a un mondo sempre più connesso e sempre più veloce nel tradurre le idee e i progetti in cambiamenti veri, anche noi abbiamo imparato a uscire dal recinto e a contaminarci con gli esempi positivi che ci arrivano dal resto del Paese e non solo. Perché se il passato e l’esperienza rappresentano la bussola e la direzione da seguire, il traguardo non può che essere il futuro.

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