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Un nuovo terminal passeggeri a Trapani, una nuova stagione per i nostri porti

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Bella, innanzi tutto. Ma anche moderna, funzionale, piena di servizi. Con otto biglietterie e un’ampia sala d’attesa, cento posti a sedere, bar, edicola e una serie di spazi riqualificati che comprendono anche l’intera area esterna di pertinenza del Cruise Terminal, dove adesso le zone pedonali sono circondate da aiuole, palme e da una gradinata con il basolato in pietra di perlato di Sicilia. Ecco la nuova stazione marittima del porto di Trapani, inaugurata venerdì dal presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti dopo 18 mesi di lavori e un investimento di 7 milioni di euro.

Non il primo e nemmeno l’ultimo cantiere aperto in una città che “sta ridisegnando e reinterpretando il suo affaccio a mare”, come ha ricordato proprio Monti durante un convegno al Museo Pepoli dal titolo “Noi, il Mediterraneo… 12 mesi all’anno” che ha fatto il punto sugli interventi realizzati o già avviati nei porti del network: “Complessivamente – ha spiegato infatti il presidente – l’Autorità ha 837 milioni di euro di opere in corso di realizzazione e opere collaudate, un +30 % di prodotto interno lordo portuale e oltre il 10% di incremento delle occupazioni (dal 2017 al 2021), assieme a un +4,3 % del traffico passeggeri (al netto delle crociere) sempre dal 2017 al 2021”.

Adesso, per dare continuità al progetto del Terminal, sono previsti una serie di altri interventi, tra cui il consolidamento e l’adeguamento antisismico delle strutture che insistono sulla banchina est del Molo Sanità (8 milioni e circa sette mesi di lavori) e il dragaggio dei fondali per un importo di circa 70 milioni. “La conferma – commenta Giuseppe Todaro, presidente di Osp e amministratore di Portitalia – che quando c’è sintonia e impegno le opere si possono realizzare, anche in tempi brevi e nonostante i mille ostacoli che incontra chi vuole fare impresa in questa terra. Da alcuni anni i porti del nostro network stanno vivendo una stagione molto positiva grazie a un cambio di passo che parte dall’alto ma che, nel tempo, è riuscito a coinvolgere tutti gli attori e tutte le componenti di questa grande famiglia. E noi siamo orgogliosi di dare il nostro piccolo contributo a questa rivoluzione. Dall’altro lato, penso che se anche la politica facesse la propria parte alleggerendo il peso della burocrazia per le imprese e migliorando le condizioni in cui siamo costretti a lavorare, a partire dalle infrastrutture e dalla viabilità, non sarebbe solo più semplice per noi ottenere questi traguardi, ma ne beneficerebbe l’intero sistema e i risultati sarebbero sicuramente ancora più esaltanti”.

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